Sabato 2 novembre alle ore 17 avrà luogo l’inaugurazione della Mostra di Pittura e Scultura “Realismo Fantastico”, negli spazi della Galleria del Cavallo, al secondo piano del Centro dell’Arredamento.
Saranno esposte le opere di Sonia Vanaccia, Carlo Zoli e Fabio Carmignani.
La mostra è visitabile il venerdì, il sabato e la domenica dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.
Fino al 17 novembre 2019.
REALISMO FANTASTICO
Il termine “Realismo Magico” nasce nel 1925 per definire una corrente pittorica caratterizzata da una resa dei dettagli così puntuale nella rappresentazione della realtà, da avere effetto straniante. I protagonisti si ispiravano ai movimenti italiani del ritorno all’ordine degli anni venti (come Novecento, Valori Plastici e la Pittura Metafisica di De Chirico).
In Italia il Realismo si rifà alla tradizione nazionale, prendendo spunto dalla pittura rinascimentale del ‘300 e ‘400. Il risultato è un’immagine della realtà curata nei minimi particolari, con uno scenario immobile, sospeso, incantato, con elementi surreali. I principali esponenti sono Felice Casorati, Antonio Donghi e Cagnaccio di San Pietro.
SONIA VINACCIA
Nasce a Capri nel 1979. Il suo cammino artistico la porta a calcare i più importanti palcoscenici dell’arte internazionale. Il lessico artistico della Vinaccia accresce l’emotività di ogni sua opera tanto da essere stata selezionata dal prof. Vittorio Sgarbi tra le eccellenze Italiane per il progetto: Panorami d’Italia.
Il suo è un costrutto che ha la capacità di trasmettere fin dal primo impatto visivo, una curiosa sensazione proveniente dall’inconscio: quella di un mondo surreale, rivelato mirabilmente in chiave figurativa. La costruzione delle sue opere è arricchita di elementi immessi in chiave scenografica con poetico talento. La moltitudine di pennellate precise, una pittura levigata, dotata, di impatto, con un piacere squisito per i dettagli, creano una dinamicità artistica che lega il sogno con la realtà, descrive un mondo onirico in una sintesi dove il reale è destinato a rarefarsi in atmosfere sospese.
FABIO CARMIGNANI
Il cantastorie dei colori: colori che accavallano e alternano uno sull’altro per raccontarci la topografia di un’anima. Quella dell’artista.
Più volte, con lo scorrere del tempo, vi ho raccontato le sensazioni che provavo davanti ai suoi dipinti e che oggi vale la pena di ripetere, sia pure parzialmente e integrandole, a fronte di una mostra che, è sì un excursus fra la produzione degli ultimi cinque anni, ma che segnala anche la nuova strada di Carmignani simile a “bufera che mai non resta”. Perchè Fabio è al contempo un artista in continuo movimento, sempre alla ricerca di qualcosa di diverso, e un “fans” di Paolo e Francesca per come utilizza a piene mani i colori e per la sua predilezione nel raffigurare figure muliebri.
Testi e immagini dai siti degli artisti.
CARLO ZOLI
Nato a Bari nel 1959, ha studiato e lavora a Faenza, vicino a Bologna.
E’ il quarto elemento di una discendenza diretta d’avoli ceramisti: Carlo, Paolo, e il padre Franco, sotto la cui guida si è formato artisticamente.
Sin dalla giovane età è salito alla ribalta in numerose rassegne nazionali e internazionali, dove continua ad avere notevoli consensi.
La sua scultura e lo specchio dell’eterno contrasto fra il plasticismo mimetico, il culto romantico dell’immagine,la tendenza modernizzante alla sintesi ed una ardita e complessa elaborazione che possa conferire slancio e senso del divenire alle figure. Figure alle quali l’autore riesce sempre ad imprimere un atteggiamento dinamico al fine di realizzare un compromesso artistico fra l’opera compiuta, la forma pura e la genesi creativa, fondata su di una idealizzazione quasi sacrale del soggetto.